L’Averla maggiore, un bel visitatore invernale

a cura di Daniele Capello e Roberto Ostellino
Foto di Alessandro Bergamo e Roberto Ostellino
Videoriprese di Alessandro Bergamo

 

L’Averla maggiore (Lanius excubitor) è una specie a distribuzione oloartica settentrionale (nordeuropa, nordamerica e asia settentrionale) e ha numerose sottospecie, alcune delle quali recentemente sono state elevate al rango di specie (es. A. isabellina e A. meridionale).

averla maggiore 2 ALCEDO
Nidifica in Centro-Nord Europa, principalmente Romania, Polonia e Scandinavia e visita l’Italia solo durante l’inverno, diventando così uno dei “simboli” del periodo freddo nelle nostre regioni.

averla maggiore 1 ALCEDO

In Italia è infatti l’unica specie di averla presente in inverno, con una distribuzione piuttosto regolare, soprattutto in Pianura Padana. Risulta più localizzata invece nelle aree alpine e nel centro Italia e diventa rara e irregolare in Liguria, nel nord della Toscana e nel Sud Italia. Negli ultimi anni si registra un aumento del numero di individui svernanti in Italia, tuttavia nelle regioni nordiche, dove la specie nidifica, la popolazione di Averla maggiore sembra subire una lieve contrazione. La causa va forse ricercata nella modificazione e riduzione degli habitat più tipici per questa specie.averla maggiore 3 ALCEDO

 Passeriforme di medie dimensioni (come uno storno), è facilmente riconoscibile per il colore grigio argentato del dorso e il bianco più o meno “sporco” delle parti inferiori contrastanti col nero della coda e delle ali (sulle quali sono presente due più o meno evidenti tacche bianche) e per la mascherina nera che attraversa il capo da dietro l’occhio fino al becco. I maschi e le femmine sono molto simili tra loro. Sta spesso su posatoi elevati (paletti, rovi, cavi elettrici, cime degli alberi) per cui è facilmente osservabile a distanza dove appare come una “pallina” biancastra molto evidente.

 

averla maggiore 4 ALCEDOSi nutre sia di insetti (coleotteri, grilli, cavallette ecc) sia di micromammiferi, ma non disdegna anche rettili e anfibi. Può catturare anche piccoli uccelli in volo (eccezionalmente fino alle dimensioni di un Tordo) che cattura con gli artigli e il becco adunco simile a quello dei rapaci.

 

 

I suoi territori invernali sono molto ampi e frequenta ambienti aperti, pianeggianti o collinari, sia coltivati che naturali, con presenza variabile di alberi e arbusti, anche ai margini di ambienti urbani.

alessandro bergamo3 ALCEDO

Le averle sono un gruppo di passeriformi molto affascinante e particolare: appartengono alla famiglia dei Laniidae e sono quasi strettamente carnivore e predatrici (il nome generico “Lanius” in latino significa “carnefice”!!). E’ infatti tipico il loro metodo di caccia in volo librato per poi catturare con una picchiata la preda a terra, come fanno alcuni rapaci, soprattutto i Falconidi; altrettanto tipica è l’abitudine di creare delle “dispense alimentari” nei propri territori, infilzando le prede catturate sulle spine di varie specie di arbusti.

averla maggiore 5 ALCEDO

In Europa sono presenti regolarmente 6 specie, di cui 4 sono presenti anche in Italia: Averla piccola, A. capirossa, A. cenerina e A. maggiore. Altre due specie (A. isabellina e A. meridionale) sono considerate rare e accidentali nel nostro paese.

 Articolo a cura di Daniele Capello e Roberto Ostellino

Fotografie di Alessandro Bergamo e Roberto Ostellino

Videoriprese di Alessandro Bergamo

I commenti sono chiusi.